Dalla A alla Z.
La previdenza professionale in Svizzera.

Cos’è la «deduzione di coordinamento» della cassa pensioni? E cosa si intende per «regime sovraobbligatorio»? Cosa copre l’assicurazione LPP? E cosa significa l’acronimo LPP? Per molti il sistema svizzero della previdenza professionale (LPP) è un mistero imperscrutabile. E considerata la moltitudine dei termini tecnici utilizzati, non c’è da sorprendersi. Tuttavia è un argomento che va affrontato, perché la LPP costituisce il  2° pilastro della vostra tutela previdenziale ed è quindi un elemento fondamentale per la vostra sicurezza economica. 

Proprio per questo abbiamo messo a punto un glossario sulla previdenza professionale in Svizzera che spiega i termini più importanti. In modo breve e semplice.

Gli accrediti di vecchiaia vengono finanziati sia dal datore di lavoro che dal lavoratore e versati annualmente sul conto di vecchiaia di quest’ultimo (persona assicurata). Il loro importo varia a seconda dell’età della persona assicurata ed è calcolato in percentuale del salario assicurato.
Le rendite di invalidità e per i superstiti vengono adeguate all’andamento dei prezzi secondo quanto disposto dal Consiglio federale.
Questa assicurazione è regolamentata dalla Legge federale su l’assicurazione per l’invalidità (LAI). Assieme all’AVS costituisce il 1° pilastro del sistema dei tre pilastri. L’AI è un’assicurazione sociale obbligatoria e copre il fabbisogno esistenziale minimo in caso di invalidità.
L’aliquota di conversione minima viene applicata al momento del pensionamento per convertire il capitale di vecchiaia LPP (avere di vecchiaia) in una rendita di vecchiaia vitalizia. L’ammontare dell’aliquota di conversione LPP è prescritto per legge.
Nella previdenza professionale obbligatoria, l’organo amministrativo supremo dell’istituto di previdenza è formato da rappresentanti del datore di lavoro e rappresentanti dei lavoratori in numero uguale.
Il termine «assicurazione completa» indica il modello di assicurazione adottato dalle fondazioni collettive che trasferiscono tutti i rischi, come vecchiaia, decesso e invalidità, agli assicuratori vita. Con questo modello le imprese affiliate hanno la certezza che non potrà mai verificarsi una situazione di sottocopertura.
L’avere di vecchiaia è costituito dagli accrediti di vecchiaia versati dal lavoratore e dal datore di lavoro, dalle prestazioni di libero passaggio e dai versamenti (riscatti) volontari, più gli interessi.
È l’avere di vecchiaia che si presume sarà disponibile al momento del pensionamento.
È l’abbreviazione di «Assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti». Questa assicurazione è disciplinata dalla Legge federale sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS) e costituisce il 1° pilastro del sistema dei tre pilastri. L’AVS è un’assicurazione sociale obbligatoria e ha lo scopo di assicurare il minimo vitale a pensionati e superstiti.
Il termine «capitale di vecchiaia» è sinonimo avere di vecchiaia.
Se un assicurato muore prima del pensionamento, viene erogato ai superstiti, se assicurato, un capitale per il caso di decesso. L’assicurazione del capitale per il caso di decesso è facoltativa.
Istituzione che eroga regolarmente prestazioni di vecchiaia, di invalidità e per i superstiti. Altro termine per indicare un istituto di previdenza.
A differenza della cassa pensioni semiautonoma, questo istituto di previdenza si fa carico dei rischi vecchiaia, decesso e invalidità nella loro totalità.
Istituti di previdenza che spartiscono il rischio: possono ad esempio gestire autonomamente il rischio vecchiaia e trasferire i rischi decesso e invalidità a un’assicurazione sulla vita.
Il certificato personale serve a informare gli assicurati della loro situazione di previdenza professionale. Indica l’ammontare presunto delle prestazioni per i casi vecchiaia, invalidità e decesso e l’importo dei contributi personali.
È l’organo supremo di un istituto di previdenza avente la forma giuridica di fondazione. Di norma è composto per metà da rappresentanti del datore di lavoro e per metà da rappresentanti dei dipendenti (rappresentanza paritetica).
La prestazione di libero passaggio viene versata su un conto presso una fondazione di libero passaggio se dopo la cessazione del rapporto di lavoro e quindi l’uscita da una cassa pensioni l’assicurato non inizia subito un altro lavoro e quindi non viene affiliato a una nuova cassa pensioni. In alternativa l’avere accumulato può essere versato anche in una polizza di libero passaggio presso una società di assicurazioni sulla vita.
I datori di lavoro che non hanno una cassa pensioni propria devono aderire mediante contratto di affiliazione a una fondazione collettiva o a un istituto comune. Il contratto di affiliazione definisce diritti e obblighi reciproci e regolamenta durata, recesso e modalità di scioglimento.
In caso di sottocopertura, l’istituto di previdenza può richiedere al datore di lavoro e agli assicurati un contributo aggiuntivo come misura di risanamento.
I contributi di rischio per invalidità e decesso vengono versati già a partire dai 17 anni (per le persone soggette a LPP). Il processo di risparmio per la vecchiaia inizia dal 1° gennaio successivo al compimento del 24° anno di età.
V. la voce accredito di vecchiaia.
Se gli impegni di un istituto di previdenza sono superiori al suo patrimonio, l’istituto si trova in una situazione di copertura insufficiente o sottocopertura e deve essere risanato. Cfr. anche grado di copertura.
La deduzione di coordinamento LPP viene sottratta al salario AVS annuo per determinare il salario LPP assicurato. Il salario LPP assicurato viene anche denominato «salario coordinato». La deduzione di coordinamento ammonta attualmente a 7/8 della rendita AVS massima, ovvero a CHF 25 725.– (valore aggiornato al 2024).
La deduzione LPP o contributo LPP è la somma destinata alla cassa pensioni che viene dedotta mensilmente dal salario. L’importo è costituito da diverse componenti, come contributi di risparmio, di rischio, per i costi e per il Fondo di garanzia. Soprattutto la componente di risparmio del contributo LPP dipende dall’età, dal salario e dalla percentuale di risparmio stabilita dal regolamento previdenziale. I contributi sono finanziati dal datore di lavoro e dal lavoratore e il contributo di risparmio viene accreditato sul conto di vecchiaia della persona assicurata. Per maggiori informazioni sulle componenti contributive e sulle modalità di calcolo della deduzione LPP rimandiamo alla nostra guida sul 2° pilastro.
Il termine «destinatario» indica il beneficiario delle prestazioni di una cassa pensioni: può trattarsi quindi di un assicurato attivo, ovvero che lavora ancora, o di un pensionato.
Nel momento in cui si va in pensione si percepisce in genere una rendita mensile. Tuttavia, invece della rendita, si può anche richiedere l’erogazione dell’intero capitale o di parte di esso; di norma l’erogazione di capitale è disciplinata dal regolamento di previdenza. V. anche le voci prestazione di vecchiaia ed erogazione di capitale.
Per «prelievo in forma di capitale» si intende l’erogazione una tantum della prestazione di vecchiaia sotto forma di capitale anziché sotto forma di rendita. L’erogazione sotto forma di capitale una tantum è possibile per un importo pari a minimo un quarto dell’avere di vecchiaia LPP. Il singolo regolamento di previdenza può consentire anche prelievi una tantum di importo superiore, fino al 100% dell’avere di vecchiaia.
In caso di incapacità di lavoro di un collaboratore per malattia o infortunio, a partire da un certo punto il datore di lavoro e il dipendente non devono più versare i contributi per la cassa pensioni. La tutela previdenziale per i rischi vecchiaia, decesso e invalidità, però, rimane comunque garantita.
Si ha diritto alle prestazioni di vecchiaia a partire dal 65° anno d'età. Il regolamento di previdenza della singola cassa pensioni può però divergere da questa regola e consentire il pensionamento dal 58° al 70° anno di età. In caso di divergenza, l’aliquota di conversione LPP viene adeguata di conseguenza.
Una fondazione collettiva, o istituto collettivo, è un Istituto di previdenza a cui sono affiliati più datori di lavoro. Per ogni datore di lavoro affiliato viene tenuto un conto individuale e stilato un piano di prestazioni e finanziamento individuale. Le fondazioni collettive LPP vengono gestite da società assicurative, banche o altri operatori.
Una fondazione comune è una cassa pensioni alla quale sono affiliati più datori di lavoro. In genere si tratta di associazioni professionali che offrono agli assicurati soluzioni previdenziali omogenee.
Le fondazioni di investimento offrono prodotti di investimento affini ai fondi destinati esclusivamente agli istituti di previdenza svizzeri del 2° e 3° pilastro. A proposito: Allianz Suisse ha una fondazione di investimento.
Se un assicurato lascia una cassa pensioni e non aderisce subito a un’altra cassa pensioni, secondo la legge sul libero passaggio (LFLP) la prestazione di uscita deve essere versata a un istituto di libero passaggio: può trattarsi di un’assicurazione (versamento della prestazione in una polizza di libero passaggio) o di una banca (versamento della prestazione su un conto di libero passaggio).
È un'istituzione centrale con compiti particolari nell’ambito della previdenza professionale. Il suo scopo fondamentale è garantire gli averi previdenziali in caso di insolvenza.
Il termine «grado di copertura» indica il rapporto tra il patrimonio effettivamente disponibile di una cassa pensioni e il patrimonio necessario per finanziare le sue prestazioni. Con un grado di copertura del 100%, gli impegni sono interamente coperti. Se gli impegni sono superiori al patrimonio, la cassa pensioni si trova in una situazione di copertura insufficiente e deve essere risanata, ad esempio mediante contributi di risanamento.
Chi diventa invalido percepisce in genere un reddito inferiore rispetto a quello precedente l’invalidità. Da un confronto tra il nuovo e il vecchio reddito si ottiene il grado di invalidità. Secondo l’Assicurazione per l’invalidità (AI) si ha diritto a una rendita di invalidità a partire da un grado di invalidità del 40%.
V. la voce tetto massimo LPP.
Con il termine «sostenibilità» si intende un uso delle risorse tale da consentirne il rinnovamento o il mantenimento di qualità essenziali. In ambito finanziario investire in modo sostenibile significa tenere conto di aspetti come il rispetto dell’ambiente, la responsabilità sociale e il buon governo societario.
I datori di lavoro hanno l’obbligo di affiliarsi a una cassa pensioni. Se non lo fanno, i dipendenti vengono assicurati tramite l’istituito collettore. Chi non rientrano nel regime obbligatorio LPP può affiliarsi volontariamente all’istituto collettore. È il caso, ad esempio, delle persone con un reddito basso.
L’istituto collettore è inoltre l’ente a cui si devono versare le prestazioni di libero passaggio che non possono essere depositate altrove, ad esempio perché l’assicurato cui è destinata la prestazione non ha indicato le coordinate per il versamento.
Ogni datore di lavoro deve provvedere ad assicurare la previdenza professionale mediante un istituto di previdenza proprio o affiliandosi a un istituto collettivo o comune. Gli istituti di previdenza si dividono in tre categorie: istituti di previdenza autonomi, istituti di previdenza semiautonomi e istituti di previdenza con assicurazione completa.
Istituto di previdenza che garantisce ovvero assicura le prestazioni minime LPP. Si tratta degli istituti inseriti nel registro LPP dell’autorità di vigilanza.
La Legge federale sul libero passaggio nella previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LFLP) disciplina l’adesione a una cassa pensioni e l’uscita dalla stessa nonché il conguaglio previdenziale in caso di divorzio.
LPP è l’abbreviazione della Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità. Questa legge contiene le prescrizioni riguardanti la previdenza professionale presso le casse pensioni.
Se un istituto di previdenza si trova in una situazione di sottocopertura, è necessario adottare adeguate misure di risanamento. Disposizioni precise al riguardo sono contenute nel regolamento di previdenza. Gli assicurati devono esserne informati.
A partire dal 1° gennaio successivo al compimento dei 17 anni di età i lavoratori dipendenti soggetti all’AVS che hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata superiore a tre mesi e percepiscono un salario annuo lordo superiore a CHF 22 050.– (dati aggiornati al  2024) devono essere assicurati obbligatoriamente nella cassa pensioni LPP.
Se il regolamento previdenziale lo consente, è possibile andare in pensione anticipatamente (ossia prima del raggiungimento dell'età di pensionamento ordinaria) a partire dai 58 anni di età. Il pensionamento anticipato comporta tuttavia una decurtazione delle prestazioni. Se previsto dal regolamento previdenziale, è possibile compensare questa riduzione effettuando versamenti aggiuntivi (riscatti).
Il piano di previdenza definisce la concreta soluzione previdenziale. Una fondazione può offrire diversi piani di previdenza.
Una polizza di libero passaggio è un’assicurazione esente da premio detenuta presso una società di assicurazioni sulla vita. Rappresenta un’alternativa al conto di libero passaggio.
Le prescrizioni in materia di investimenti sono disposizioni legali che regolamentano l’investimento del capitale delle casse pensioni e delle società di assicurazione sulla vita. Stabiliscono gli investimenti ammessi e definiscono limiti specifici per singoli casi.
La prestazione di libero passaggio – definita anche «prestazione di uscita» – è costituita dall’avere disponibile per l’assicurato all’uscita dalla cassa pensioni, ad esempio in occasione di un cambio di lavoro.
La prestazione di vecchiaia viene corrisposta dalla cassa pensioni quando viene raggiunta l’età pensionabile. Nella prestazione di vecchiaia rientrano una rendita di vecchiaia ed eventualmente una rendita per figli di pensionati. Un quarto dell’avere di vecchiaia LPP può essere riscosso sotto forma di capitale una tantum. A seconda del regolamento previdenziale adottato è eventualmente possibile richiedere l’erogazione una tantum di un importo maggiore.
La prestazione LPP che deve essere erogata per legge.
Dall’entrata in vigore della Legge sull’unione domestica registrata il 1° gennaio 2007, nella LPP il/la partner superstite di una coppia omosessuale registrata è equiparato/a al vedovo ovvero alla vedova. Di conseguenza, per i partner registrati si applicano le stesse disposizioni della LPP valide per i coniugi.
Si parla di previdenza globale quando la tutela previdenziale va oltre il regime obbligatorio LPP. Ciò significa che oltre alle prestazioni obbligatorie previste dalla LPP sono assicurate anche prestazioni sovraobbligatorie.
Per informazioni sulla previdenza per i quadri consultare la voce previdenza sovraobbligatoria.
La previdenza professionale viene chiamata 2° pilastro. Le prestazioni della previdenza professionale mirano a consentire, assieme ad AVS e AI, il mantenimento del tenore di vita abituale.
A differenza di quanto avviene con il primato delle prestazioni, in questo caso i contributi di vecchiaia da versare sono fissati a priori in relazione al salario assicurato. Dall’avere accumulato si ricava la prestazione di vecchiaia che viene erogata al pensionamento. È il regolamento di previdenza della singola cassa pensioni a stabilire se viene applicato il primato dei contributi o delle prestazioni.
A differenza di quanto avviene con il primato dei contributi, in questo caso viene fissata la prestazione di vecchiaia da erogare al momento del pensionamento. Per esempio si stabilisce che la prestazione di vecchiaia debba ammontare al 60% dell’ultimo salario e si ricava poi l’importo dei contributi di risparmio da versare. È il regolamento di previdenza della singola cassa pensioni a stabilire se viene applicato il primato dei contributi o delle prestazioni.
Per finanziare l’acquisto di un’abitazione a uso proprio (sono escluse le case per le vacanze) è possibile prelevare o costituire in pegno il capitale previdenziale della cassa pensioni o del pilastro 3a. Il prelievo anticipato di capitale può generare una riduzione delle prestazioni previdenziali.
La LPP (Legge federale sulla previdenza professionale) contiene, tra le altre cose, le prescrizioni minime che le casse pensioni sono tenute a rispettare. Le casse pensioni possono però decidere di assicurare anche prestazioni che eccedono queste prescrizioni: si parla in questo caso di previdenza sovraobbligatoria.
La Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP) stabilisce quali lavoratori devono essere assicurati in un istituto di previdenza e quali prestazioni minime devono essere erogate dall’istituto. Le prestazioni che eccedono il regime obbligatorio LPP rientrano nella previdenza professionale sovraobbligatoria, che può essere assicurata su base facoltativa.
Il piano previdenziale definisce la soluzione previdenziale concreta adottata. Una fondazione può offrire diversi piani previdenziali.
La rendita di invalidità LPP viene erogata quando subentra un’incapacità di guadagno. Si ha diritto alla rendita a partire da un grado di invalidità del 40%.
La rendita di vecchiaia è una prestazione corrisposta dalla cassa pensioni a partire dal momento in cui viene raggiunta l’età pensionabile. Il suo importo si ottiene applicando l’aliquota di conversione LPP all’avere di vecchiaia LPP accumulato. La rendita LPP viene erogata per tutta la vita.
Se per una persona con figli subentra un’incapacità di guadagno, in determinati casi oltre a una rendita di invalidità può essere erogata anche una rendita per figli di invalidi. Le rendite per figli di invalidi ammontano al 20% della rendita di invalidità LPP e vengono erogate fino al compimento del 18° anno di età dei figli o fino alla conclusione degli studi, in questo caso tuttavia al massimo fino al compimento del 25° anno di età.
Quando una persona con figli va in pensione, oltre alla rendita di vecchiaia può essere erogata anche una rendita per figli di pensionati. Questa ammonta al 20% della rendita di vecchiaia e viene erogata fino al compimento del 18° anno di età dei figli o fino alla conclusione degli studi, in questo caso al massimo fino al compimento del 25° anno di età.
I figli di una persona deceduta hanno diritto a una rendita per orfani. Questa è pari al 20% della rendita di vecchiaia o di invalidità e viene erogata fino al compimento del 18° anno di età dei figli o fino alla conclusione degli studi, in questo caso tuttavia al massimo fino al compimento del 25° anno di età.
Secondo la legge un vedovo o una vedova ha diritto a ricevere una rendita vedovile se al momento del decesso del coniuge deve mantenere almeno un figlio o ha più di 45 anni e il matrimonio è durato almeno 5 anni. Il singolo regolamento di previdenza può prevedere condizioni più vantaggiose per l’erogazione della rendita vedovile.
Eventuali lacune previdenziali derivanti da aumenti di salario o da anni contributivi mancanti possono essere colmate mediante versamenti volontari. L’importo massimo dei versamenti di riscatto è stabilito dal regolamento di previdenza.
Importo versato a copertura di lacune previdenziali dovute ad aumenti salariali o ad anni contributivi mancanti.
Con un conto vincolato presso la cassa pensioni il datore di lavoro può costituire una riserva di contributi per gli anni a venire. I fondi versati su questo conto possono essere utilizzati esclusivamente per pagare i contributi del datore di lavoro.
È una riserva costituita dall’istituto di previdenza per compensare l’andamento del rischio, ad esempio nel caso in cui ci siano più casi di previdenza rispetto a quanto stimato o nell’eventualità di oscillazioni di valore degli investimenti di capitale.
Il salario annuo AVS è determinante per il calcolo del salario assicurato nel 2° pilastro e il suo importo è disciplinato dalla Legge federale sull’AVS.
Il salario computabile corrisponde al salario AVS annuo e costituisce la base per il calcolo del salario assicurato LPP.
Il salario coordinato ai sensi della LPP rappresenta il salario LPP.
Il salario LPP è il salario da assicurare secondo la legge. Corrisponde al salario AVS annuo meno la cosiddetta deduzione di coordinamento. Per questo motivo il salario LPP assicurato viene anche denominato salario coordinato. Il salario LPP è inoltre soggetto a un tetto massimo LPP.
Il salario LPP assicurato è la base per la determinazione di contributi e prestazioni. Il salario assicurato ai sensi LPP corrisponde al salario AVS annuo meno la deduzione di coordinamento e non può superare il tetto massimo LPP. Il singolo regolamento di previdenza può definire il salario LPP assicurato in modo più ampio rispetto a quanto obbligatoriamente previsto.
Il salario minimo LPP ammonta a CHF 22 050.– (valore aggiornato al 2024). In relazione a questo importo di parla anche di soglia d’entrata LPP.
In Svizzera la previdenza per la vecchiaia, l’invalidità e il decesso si basa su tre pilastri. Il 1° pilastro è la previdenza statale (AVS/AI). Il 2° pilastro è la previdenza professionale (LPP/LAINF). Il 3° pilastro è la previdenza privata o individuale. Quest’ultima può integrare il 1° e il 2° pilastro secondo i desideri individuali.
Al contrario di quanto avviene nel sistema di ripartizione dell’AVS, nel sistema di capitalizzazione della LPP ogni assicurato accumula un proprio avere di vecchiaia individuale.
A differenza della previdenza professionale (LPP) che adotta il sistema di capitalizzazione, in ambito AVS viene utilizzato il sistema a ripartizione. Ciò significa che le prestazioni che i pensionati ricevono non sono state finanziate individualmente da questi ultimi prima del pensionamento, ma vengono finanziate con i contributi versati correntemente da tutti gli assicurati.
Per poter accedere alla previdenza professionale obbligatoria un lavoratore deve percepire un salario annuo superiore all’importo minimo detto soglia d’entrata, che nel 2024 corrisponde a CHF 22 050.–.
Per sostenibilità si intende lo sfruttamento delle risorse in maniera tale da garantirne il rinnovo o la preservazione delle caratteristiche fondamentali. Investire in modo sostenibile significa effettuare investimenti di capitale tenendo conto di aspetti ecologici e sociali nonché di buona gestione aziendale.
Nell’erogazione delle prestazioni, gli istituti di previdenza possono tenere conto delle prestazioni di altre assicurazioni sociali e delle rimanenti entrate. Se l’insieme delle prestazioni supera il reddito che l’assicurato avrebbe conseguito se non si fosse verificato il caso di invalidità o decesso, si parla di sovraindennizzo. In questo caso l’istituto di previdenza può ridurre le sue prestazioni.  Fa fede il regolamento di previdenza.
È il tasso di interesse con cui le casse pensioni devono remunerare gli averi di vecchiaia della previdenza obbligatoria.
È il tasso di interesse applicato per la remunerazione del capitale accantonato per il pagamento delle rendite. L’ammontare del tasso di interesse tecnico dipende dall’andamento atteso dei mercati finanziari. Il tasso di interesse tecnico si distingue dal tasso di interesse applicato per la remunerazione dell’avere di vecchiaia.
Per stimare l’importo presunto dell’avere di vecchiaia fino al pensionamento viene applicato un tasso di interesse ipotetico, denominato tasso di proiezione. Questo può divergere dal tasso di interesse effettivo.
Il tetto massimo LPP è pari a tre volte la rendita annua AVS massima ovvero CHF 88 200.– (valore aggiornato al 2024). La quota di salario che eccede questo limite non è assicurata obbligatoriamente ai sensi della LPP, ma può esserlo su base volontaria nel quadro della previdenza sovraobbligatoria.
Ufficio federale delle assicurazioni sociali.
Secondo la LPP il/la partner superstite di un’unione domestica registrata è equiparato/a a un vedovo ovvero una vedova.
Eliane, Segmentmanagerin Einzelleben, Allianz Suisse
Eliane
Segment manager senior clientela aziendale
Eliane ha un master in Business Administration e oltre 14 anni di esperienza nel settore assicurativo. Nel tempo libero si prepara alla prossima partita di rugby o gira la Svizzera in moto.
FAQ
Sì: come nel primo pilastro, anche nella previdenza professionale possono crearsi lacune contributive, ad esempio se si lavora part-time per un periodo prolungato o se si prende una pausa dal lavoro. Una consulenza non impegnativa consente di individuare eventuali lacune e capire come colmarle.
Secondo la legge tutti i lavoratori dipendenti soggetti all'obbligo di versare i contributi AVS e che guadagnano più di CHF 22 050.– all'anno (importo aggiornato all'1.1.2024) sono obbligatoriamente assicurati in una cassa pensioni.

Le persone senza lavoro che percepiscono l'indennità di disoccupazione e che superano il salario giornaliero di riferimento sono assicurate per decesso e invalidità attraverso l'istituto collettore.

Chi non è assicurato obbligatoriamente può scegliere di stipulare un'assicurazione volontaria nell'ambito del 2° pilastro. Questa opzione vale ad esempio per chi svolge un'attività indipendente oppure per chi intrattiene diversi rapporti di lavoro dipendente e non raggiunge il salario d'entrata in uno o più di questi rapporti di lavoro.
Dipende dal salario percepito presso i singoli datori di lavoro: se presso un datore di lavoro si guadagna più di CHF 22 050.– (soglia d'entrata all'1.1.2024), si è assicurati nella cassa pensioni di tale datore di lavoro.

Se si è impiegati da più datori di lavoro ma si guadagna meno di CHF 22 050.– presso ognuno di essi non si è coperti dall'assicurazione obbligatoria, anche se il reddito complessivo supera i CHF 22 050.–.

Di conseguenza, alcuni datori di lavoro rinunciano ad applicare la soglia d'entrata o ne applicano una inferiore per accrescere la propria attrattiva nei confronti dei lavoratori part-time.
Per i dipendenti con un reddito soggetto ai contributi AVS il secondo pilastro, ossia la previdenza professionale, è obbligatorio per legge. Chi svolge un'attività indipendente può comunque decidere autonomamente se stipulare un'assicurazione nel secondo pilastro.
Se una persona assicurata ai sensi della LPP diventa invalida per almeno il 40%, ha diritto a una rendita di invalidità da parte della cassa pensioni, in aggiunta alle prestazioni del 1° pilastro. 

La rendita di invalidità viene calcolata sommando l'avere di vecchiaia accumulato fino al momento in cui inizia l'invalidità e i futuri accrediti di vecchiaia senza interessi. La rendita di invalidità è pari al 6.8% del valore così calcolato.

Se la persona invalida ha figli, ha diritto anche a una rendita per figli di invalidi, che corrisponde al 20% della rendita di invalidità e viene corrisposta fino al compimento del 18° anno di età dei figli o fino a quando questi hanno completato gli studi, in ogni caso però non oltre il compimento del 25° anno di età. 

Se previsto dal regolamento, la cassa pensioni continua inoltre a versare i contributi di vecchiaia per la persona invalida finché non sarà nuovamente idonea al lavoro o non andrà in pensione.
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