Personale a tempo parziale. Cosa è bene sapere.

  • Specificate nel contratto di lavoro il sistema di registrazione delle ore di lavoro e le regole relative alle ferie. 
  • Ricordate ai dipendenti con un grado di occupazione inferiore alle 8 settimanali di sottoscrivere un'assicurazione LAINF complementare.
  • Scegliete una cassa pensioni vantaggiosa che consenta una deduzione di coordinamento più bassa per i lavoratori a tempo parziale.
Prolungare il weekend di un giorno. Avere tempo per i bambini nel pomeriggio. Oppure seguire un corso di specializzazione. Ci sono tanti buoni motivi per scegliere il lavoro a tempo parziale – una modalità sempre più richiesta dai dipendenti. Di seguito illustriamo gli aspetti del part-time che riguardano i datori di lavoro.
Alle 12:30 in punto un collaboratore scompare. Il venerdì la scrivania di una collaboratrice rimane vuota. Per definizione, chi ha un grado di occupazione inferiore al 90% del normale orario a tempo pieno lavora a tempo parziale. Se il normale orario di lavoro a tempo pieno è di 40 ore settimanali, chi presta solo 20 ore alla settimana lavora al 50%. E questo incide sullo stipendio, sul diritto alle ferie e sulla protezione assicurativa. 
Nel colloquio di assunzione il candidato aveva comunicato di voler lavorare solo al 50%. Dopo qualche anno, la dipendente ha chiesto di ridurre il grado di occupazione a quattro giorni alla settimana. Queste sono richieste che per legge il datore di lavoro non è tenuto a soddisfare. 
Di pomeriggio il collaboratore lavora come insegnante di yoga. E il venerdì la collaboratrice organizza eventi per un'altra azienda. Tutto assolutamente lecito. Questi dipendenti hanno però un obbligo di fedeltà nei vostri confronti quale datore di lavoro principale: non possono svolgere altre attività che ledano gli interessi della vostra azienda né tanto meno lavorare per la concorrenza. Inoltre, sono tenuti a tenere chiaramente separati i due lavori. 
Di tanto in tanto, nel pomeriggio il collaboratore non dà lezioni di yoga ma lavora per la vostra azienda. E, in mancanza di eventi da organizzare, la collaboratrice rimane in ufficio. Entrambi fanno straordinari. E chiedono che le ore di straordinario vengano retribuite con un supplemento del 25%. Una richiesta lecita a patto che non sia stato esplicitamente convenuto altrimenti per iscritto. Ad esempio, che gli straordinari vengono compensati con tempo libero, che sono già inclusi nello stipendio o che vengono retribuiti senza supplemento. Vi consigliamo quindi di concordare contrattualmente le modalità di gestione degli straordinari. 
Il collaboratore chiede due settimane di ferie per un fare un ritiro di yoga. E la collaboratrice ha bisogno di 10 giorni di ferie per andare in montagna a rilassarsi. Anche i lavoratori a tempo parziale hanno diritto ad almeno quattro o, a seconda dei casi, cinque settimane di ferie all'anno. 
Il collaboratore che fa anche l'insegnante di yoga lamenta dolori alla schiena e al mattino va dal medico. A causa di problemi di tinnito, la collaboratrice che organizza anche eventi ha fissato per un martedì una visita medica. Normalmente i dipendenti a tempo parziale dovrebbero fissare eventuali appuntamenti medici possibilmente al di fuori dell'orario di lavoro. Tuttavia in determinate circostanze come appuntamenti presso un ufficio pubblico, traslochi o assistenza ai familiari il datore di lavoro è tenuto a concedere un permesso anche ai lavoratori part-time. Non esiste una chiara regolamentazione in merito alla retribuzione o meno di tali permessi. La soluzione migliore, quindi, è un accordo individuale. 
Il collaboratore lavora ogni giorno solo mezza giornata mentre la collaboratrice è sempre assente il venerdì. Così come esistono diverse forme di lavoro a tempo parziale, esistono anche diversi metodi per la registrazione dell'orario di lavoro. Normalmente si distingue tra un «metodo basato sul tempo» e un «metodo basato sul valore»: il metodo basato sul tempo prevede che si stabiliscano i giorni fissi in cui viene svolta l'attività lavorativa, mentre con il metodo basato sul valore il grado di occupazione a tempo parziale viene ripartito su cinque giorni lavorativi alla settimana,  ciascuno dei quali prevede quindi un numero di ore ridotto. 

Il datore di lavoro è libero di scegliere il metodo che preferisce. L'importante è che venga applicato lo stesso metodo per tutti i dipendenti part-time.
La modalità di registrazione delle ferie dipende dal metodo adottato per registrare le ore di lavoro (basato sul tempo o sul valore).

Metodo basato sul tempo: se la collaboratrice prende un giorno di ferie in uno dei suoi giorni di lavoro fissi, il giorno di ferie viene registrato nel sistema come giorno intero (normalmente 8 ore). Se il giorno di ferie cade in un suo giorno libero, non potrà ovviamente registrarlo nel sistema. 

Metodo basato sul valore: se il collaboratore prende un giorno di ferie, questo viene moltiplicato per il suo grado di occupazione. Considerato che ha un part-time al 50% e una giornata lavorativa di 8 ore, dovrà quindi registrare 4 ore di ferie.
Anche per quanto riguarda la registrazione dei giorni di malattia occorre distinguere tra il metodo basato sul tempo e quello basato sul valore.
Metodo basato sul tempo: se la collaboratrice si ammala in uno dei suoi giorni di lavoro fissi, il giorno di malattia viene registrato come giorno pieno (100%); se invece il giorno di malattia cade in uno dei giorni in cui la collaboratrice non lavora, non può essere registrato.
Metodo basato sul valore: come per le ferie, il collaboratore deve registrare un giorno di malattia pieno moltiplicato per il suo grado di occupazione, a prescindere dal fatto che nel giorno in cui si è ammalato avrebbe effettivamente lavorato o meno.
Un dipendente impiegato a tempo parziale subisce un infortunio mentre si reca al lavoro. Si tratta di un infortunio professionale? E come si è assicurati in questa situazione? 
Durante una passeggiata una collaboratrice inciampa e cade. Un collaboratore viene morso da un gatto mentre lavora in giardino. Entrambi sono assicurati contro gli infortuni sia professionali che non professionali tramite l'assicurazione infortuni obbligatoria (LAINF) a condizione che lavorino almeno otto ore alla settimana per lo stesso datore di lavoro. I dipendenti part-time che non soddisfano questo requisito sono assicurati solo contro gli infortuni professionali e devono quindi assicurarsi privatamente contro gli infortuni non professionali. 
Gli infortuni che si verificano nel tragitto per recarsi al lavoro e viceversa sono considerati infortuni professionali. 
In seguito a un infortunio un collaboratore deve fare dieci settimane di riabilitazione. Una collaboratrice è costretta a fare una pausa dal lavoro di tre mesi per curare definitivamente un infortunio. I dipendenti a tempo parziale, al pari dei dipendenti a tempo pieno, hanno diritto a un'indennità giornaliera se diventano totalmente o parzialmente inabili al lavoro a causa di un infortunio. Il diritto all'indennità giornaliera matura il terzo giorno successivo all'infortunio e si estingue nel momento in cui la persona assicurata recupera la piena capacità lavorativa, inizia a percepire una rendita o muore. 
Per il collaboratore che lavora al 50% e la collaboratrice che ha il venerdì libero gli effetti del part-time sull'AVS non sono un problema: se versano ogni anno i contributi dovuti avranno diritto alla rendita minima di CHF 1225.–. Il problema si pone per chi ha un grado di occupazione molto basso e versa annualmente contributi AVS inferiori al minimo previsto di CHF 514.–. Per ogni anno in cui non vengono versati contributi, infatti, la rendita si riduce del 2.3% (1.1.2024).

Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la nostra guida per i dipendenti a tempo parziale.
Il collaboratore impiegato al 50% noterà la differenza, la collaboratrice che lavora quattro giorni a settimana invece no: ai fini della previdenza professionale (2° pilastro) uno stipendio basso può avere forti ripercussioni perché la deduzione di coordinamento rimane invariata e incide quindi in modo più marcato. Se da uno stipendio annuo di CHF 40 000.– si sottraggono CHF 25 725.– (deduzione di coordinamento) si ha un salario assicurato di soli CHF 14 225.–. E chi percepisce un salario annuo inferiore a CHF 22 050.– non può neanche accedere alla LPP (1.1.2024). 
Alcune casse pensioni offrono una deduzione di coordinamento più bassa per i dipendenti a tempo parziale, ad esempio la metà per chi lavora al 50%.  

Per offrire condizioni interessanti anche ai dipendenti part-time, un datore di lavoro può:

  • adottare un contratto di lavoro che specifichi il metodo di registrazione delle ore di lavoro e regolamenti le ferie;
  • informare i dipendenti che lavorano meno di 8 ore a settimana che possono sottoscrivere un'assicurazione contro gli infortuni complementare alla LAINF;
  • scegliere una cassa pensioni che consenta una deduzione di coordinamento più bassa per i lavoratori a tempo parziale;
  • incoraggiare i dipendenti a tempo parziale ad effettuare versamenti nel pilastro 3a.

  • Fissate un appuntamento per un colloquio personale: vi illustreremo tutte le opzioni disponibili per evitare le lacune previdenziali del personale part-time.
Eliane, Segmentmanagerin Einzelleben, Allianz Suisse
Eliane
Segment manager senior clientela aziendale
Eliane ha un master in Business Administration e oltre 14 anni di esperienza nel settore assicurativo. Nel tempo libero si prepara alla prossima partita di rugby o gira la Svizzera in moto.
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