Il Risk Barometer di Allianz rileva ogni anno i rischi più temuti dalle imprese in tutto il mondo. Dall’indagine, che ha coinvolto circa 2500 esperti di 86 Paesi, è emersa quest’anno una novità per quanto riguarda la Svizzera.
Infatti, se è vero che l’interruzione di esercizio continua a essere il rischio più citato dalle imprese, allo stesso tempo aumenta il timore di subire attacchi informatici, che per la prima volta si collocano in seconda posizione nella classifica. Ma anche i cambiamenti giuridici che interessano l’economia preoccupano le imprese. Queste incertezze, dovute a guerre commerciali, dazi doganali, sanzioni economiche e agli interrogativi che ancora caratterizzano i negoziati sulla Brexit, conquistano quest’anno il terzo posto in classifica, a pari merito con il timore di catastrofi naturali. Debuttano nella top ten la preoccupazione per una possibile carenza di personale qualificato e la paura di subire danni di immagine.
«Il contesto in cui operano le imprese è diventato imprevedibile, i rischi sono aumentati – come dimostra chiaramente l’indagine condotta tra gli esperti di rischio. Quindi è ancora più importante riconoscere per tempo il potenziale di rischio dell’impresa e agire di conseguenza», sottolinea Gregor Huber, responsabile del comparto Assicurazioni per imprese di Allianz Suisse. Proprio le assicurazioni, grazie alla competenza che possiedono in fatto di rischi, sono referenti importanti perché offrono assistenza nell’analisi dei rischi e mettono a disposizione prodotti per una tutela adeguata. Per esempio Allianz Suisse ha recentemente ampliato l’assicurazione Cyber Risk per Pmi con la nuova copertura complementare «Cyber Crime - Social Engineering», che copre i danni dovuti a truffa commessa mediante disposizioni e fatture false.