Insieme per l’Ucraina.
Sosteniamo le persone sfollate e chi le aiuta.

L’attacco all’Ucraina e la situazione delle persone sfollate hanno suscitato solidarietà in tutto il mondo. Anche in Allianz e tra il nostro personale c’è una grande partecipazione e disponibilità ad aiutare In questo periodo di crisi sosteniamo chi si trova in difficoltà e offriamo una copertura assicurativa estesa a chi le aiuta accogliendole nella propria casa.
Il Gruppo Allianz dona 10 milioni di euro per cause umanitarie, a cui si aggiungono altri 2.5 milioni di euro in donazioni dei collaboratori e delle collaboratrici in tutto il mondo. Inoltre, sosteniamo le persone sfollate e chi le aiuta con estensioni di copertura gratuite per le polizze assicurative esistenti e servizi utili.
Colpiti dalla loro generosità disinteressata, vogliamo aiutare le persone che accolgono in casa sfollati dell’Ucraina. Con servizi ed estensioni di copertura gratuiti diamo il nostro contributo per far sì che le persone che hanno dovuto lasciare la loro patria ricevano aiuto in fretta e senza complicazioni burocratiche.

Avete accolto a casa vostra gratuitamente* persone che sono fuggite dall’Ucraina a causa dell’attacco russo? Vogliamo fare in modo che non dobbiate preoccuparvi di questioni assicurative. Molti danni legati all’accoglienza di persone sfollate sono già coperti nei nostri prodotti.

In più, fino al 31.03.2025 estendiamo la copertura delle vostre attuali assicurazioni di responsabilità civile e mobilia domesticagratuitamente e senza alcuna complicazione burocratica. In questo modo sono coperte sia le persone sfollate, sia chi le ospita. Nella tabella sono riportati i danni già assicurati nella vostra polizza esistente e le coperture supplementari che vengono aggiunte. Intanto vi anticipiamo che copriamo sia i danni causati dalle persone sfollate alle vostre cose o ai beni di terzi sia i danni ai beni delle stesse persone sfollate; dal momento in cui vengono accolte in casa vostra. Non è necessaria alcuna modifica alla vostra polizza.

* Sono esclusi gli aiuti di Stato. Se richiedete un aiuto di Stato per ospitare persone sfollate, potete comunque usufruire delle nostre estensioni di copertura gratuite.
La copertura assicurativa vale anche per le persone sfollate ospitate gratuitamente*, senza bisogno di alcuna modifica alla polizza. Le persone sfollate rientrano quindi nella «cerchia di persone coassicurate» e i loro beni nell’«economia domestica condivisa» ai sensi della polizza. Di conseguenza, gli oggetti che le persone sfollate portano a casa vostra, come indumenti o effetti personali, sono assicurati esattamente come la vostra mobilia domestica. Inoltre, gli aiuti umanitari come cibo, sacchi a pelo o coperte sono automaticamente coassicurati in casa e anche nel garage.
  • Estendiamo l’ambito di validità territoriale: i beni delle persone fuggite dall’Ucraina sono coperti anche in una pertinenza separata, in una casa privata di vacanza e nell’immobile residenziale al di fuori del luogo di assicurazione. Il prerequisito è che l’immobile residenziale sia di vostra proprietà, non sia utilizzato a fini commerciali e non sia già assicurato in altro modo.
  • All’occorrenza ampliamo le somme di copertura: i beni delle persone sfollate sono quindi assicurati anche se comportano il superamento della somma assicurata pattuita. In concreto, ciò significa che, per sinistri fino a CHF 2000.−, non facciamo valere una sottoassicurazione se questa è determinata dai beni della persona ospitata. Va tuttavia ricordato che alcuni oggetti di valore particolarmente elevato non coperti dalla vostra assicurazione mobilia domestica rimangono esclusi da questa integrazione.

Le estensioni di copertura menzionate previste per chi dà ospitalità a profughi dell’Ucraina non comportano ulteriori modifiche.
 
Haftpflichtversicherung - kostenlose Zusatzdeckung

Con un’assicurazione per più persone estendiamo tutte le prestazioni esistenti alle persone sfollate che vivono nella stessa economia domestica. In particolare copriamo:

  • danni ai beni di terzi
  • danni a un’abitazione in locazione causati da persone sfollate
  • danni a oggetti presi in prestito da terzi 
  • danni ai veicoli di chi ospita persone sfollate provocati da queste ultime in veste di passeggeri
  • danni a terzi causati da cani e altri animali domestici delle persone sfollate
  • In caso di assicurazione per una sola persona, estendiamo la copertura assicurativa alle persone sfollate ospitate a gratuitamente*, senza bisogno di alcuna modifica alla polizza. Queste persone rientrano quindi nella «cerchia di persone coassicurate» e nell’«economia domestica condivisa» ai sensi della polizza. Questo significa, per esempio, che la vostra assicurazione di responsabilità civile privata copre i danni causati dalle persone sfollate (inclusi i figli) alla vostra abitazione o al di fuori di essa. 
  • Normalmente, in una tradizionale assicurazione di responsabilità civile privata non sono assicurati i cosiddetti danni propri. Di solito, quindi, la polizza di responsabilità civile privata non si fa carico dei danni causati da persone che vivono nella stessa economia domestica. Noi, invece, copriamo per ogni contraente un danno causato da voi a una persona sfollata o viceversa fino a CHF 2000.−.
  • Questo vale anche per i danni provocati conducendo un veicolo se la copertura complementare «Guida di veicoli a motore di terzi» è inclusa nella polizza. Si prega di notare che anche in questo caso rimane valida la limitazione di un sinistro per contraente con una somma massima di CHF 2000.−.

Le estensioni di copertura menzionate previste per chi dà ospitalità a profughi dell’Ucraina non comportano ulteriori modifiche.
 
Per sostenere le persone fuggite dall’Ucraina e chi le aiuta offriamo anche i servizi gratuiti elencati di seguito.
Sostegno per questioni giuridiche e consulenza legale gratuita
Per sostenere chi aiuta le persone sfollate nelle questioni giuridiche, abbiamo raccolto le risposte alle domande legali più importanti nelle nostre FAQ. Inoltre, la nostra società affiliata CAP Protezione giuridica vi offre informazioni legali gratuite sull’accoglienza delle persone sfollate dall’Ucraina.
Domande frequenti e risposte su questioni legali
Casa

No, in linea di principio non è necessario il consenso del locatore per accogliere gratuitamente una persona sfollata.

Ricordate però che il locatore potrebbe intervenire in caso di sovraffollamento dell’appartamento e rifiutare di mettere lo spazio abitativo a disposizione di una persona sfollata. Si ritiene che l’appartamento sia sovraffollato se il numero di persone è maggiore del numero di locali più due. Tuttavia, vanno sempre considerate le circostanze concrete del singolo caso più che il numero di persone indicato nel contratto di locazione.

ATTENZIONE: se pattuite un indennizzo con la persona sfollata sotto forma di servizi regolari, come ad esempio lavori manuali o custodia dei figli, per la legge si tratta di un corrispettivo per l’alloggio fornito. In questo caso è necessario un contratto di locazione e il locatore deve dare il proprio consenso alla sublocazione (v. sotto). Inoltre, un tale accordo deve essere retto da un contratto di lavoro e comporta quindi l’obbligo di pagare i contributi sociali nonché, con un carico di lavoro pari o superiore a 8 ore alla settimana, di stipulare un’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni professionali e non professionali.

Sì, è richiesto un periodo minimo di 3 mesi.
Fintanto che non conseguite un profitto e vi limitate a coprire i costi del vitto per le persone sfollate, di norma non c’è alcun problema.
Non appena viene concesso lo statuto di protezione S, le persone sfollate ricevono un aiuto sociale che include anche le spese di alloggio oppure possono esercitare un’attività lucrativa. Con le persone sfollate può quindi essere stipulato anche un contratto di locazione o di sublocazione con una pigione a titolo di remunerazione. Se siete voi stessi locatari, avete bisogno del consenso del vostro locatore. V. anche sopra.
Per tutte le informazioni sull’annuncio di arrivo, vi invitiamo a rivolgervi al vostro Comune.

In linea di principio, un’accoglienza fornita a titolo gratuito può essere interrotta/disdetta in qualsiasi momento con un preavviso adeguato se non è stata concordata una durata specifica. Nel caso di un’accoglienza a titolo gratuito, è ininfluente se questa avviene in un’abitazione di proprietà o in un appartamento in locazione. Ricordate però che gli uffici di mediazione richiedono un periodo minimo di accoglienza garantita di 3 mesi.

In caso di accoglienza a pagamento, dovete stipulare un contratto di locazione o sublocazione con la persona sfollata e osservare i termini di preavviso stabiliti dalla legge.

La cosa migliore da fare è provare a parlarne con le persone coinvolte, cercare di mediare e chiedere ai vicini di capire la situazione. In caso di reclami giustificati (ad esempio violazioni del regolamento condominiale o schiamazzi notturni ecc.), ricordate le regole vigenti ai vostri ospiti e chiedete loro di rispettarle.

Se la situazione non migliora, potete interrompere un’accoglienza a titolo gratuito con un adeguato preavviso. Nel caso di un’accoglienza retribuita, dovete rispettare i termini di preavviso e le formalità di disdetta. In questo caso, se viene fatto ricorso alla disdetta straordinaria è consigliabile contattare l’ufficio di conciliazione in materia di locazione competente per il cantone o il distretto.

Lavoro
Secondo la legge, il datore di lavoro deve concedere ai dipendenti del tempo libero durante l’orario di lavoro per le abituali commissioni private urgenti. È determinante in questo senso che le commissioni siano tali da non poter essere svolte nel tempo libero. La legge disciplina unicamente le proprie commissioni private urgenti e non quelle per altre persone che non sono familiari del dipendente. Non è chiaro se le commissioni per una persona sfollata accolta rientrino in questa disposizione. Provate a parlarne con il vostro datore di lavoro. C’è anche la possibilità di richiedere un giorno di vacanza.
Sì, non appena riceve lo statuto di protezione S, la persona sfollata può lavorare.
Scuola
Sì. Lo statuto di protezione S garantisce a queste persone il diritto di soggiorno e i figli possono andare a scuola.
Sì, i figli dei rifugiati devono andare a scuola. Sussiste un obbligo scolastico non appena il rifugiato dispone di un permesso S. L'obbligo scolastico non viene tuttavia reso esecutivo immediatamente; si preferisce una linea morbida e che i ragazzi vengano spontaneamente senza sovraccaricarli. Chieda al comprensorio scolastico del suo comune come occorre procedere.
Assicurazioni
Molti danni legati all’accoglienza di persone sfollate sono già coperti nella vostra assicurazione Allianz. In più, fino al 31.12.2022 estendiamo la copertura delle vostre attuali assicurazioni di responsabilità civile e mobilia domestica, gratuitamente e senza alcuna complicazione burocratica, per tutelare sia le persone sfollate, sia chi le ospita. Nella nostra tabella sono riportati i danni già assicurati nella vostra polizza esistente e le coperture supplementari che vengono aggiunte.
Sì, se avete stipulato con CAP un’assicurazione per più persone, per i rischi assicurati sono coperte anche le persone sfollate che accogliete a casa vostra. Inoltre, ai nostri clienti offriamo una consulenza legale gratuita su questioni relative all’accoglienza delle persone sfollate.
Le persone provenienti dall’Ucraina sono autorizzate a soggiornare in Svizzera per tre mesi senza visto e senza permesso. Durante questo periodo non sono soggette all’obbligo di stipulare un’assicurazione malattie. Non appena la persona si annuncia presso un centro federale d’asilo e richiede lo statuto di protezione S, viene annunciata all’assicurazione malattie obbligatoria con effetto retroattivo dalla data della domanda. I costi sono sovvenzionati dalla Confederazione e dai Cantoni.
Le persone che non esercitano un’attività lucrativa possono assicurarsi contro gli infortuni tramite la cassa malati. Le persone che esercitano un’attività lucrativa sono assicurate contro gli infortuni professionali e, se lavorano più di 8 ore alla settimana per lo stesso datore di lavoro, anche contro gli infortuni non professionali. Chi non riesce a sostenere la spesa può richiedere aiuto sociale per i premi.
Vita
Tutte le persone con statuto di protezione S possono lavorare. In assenza di un reddito da lavoro è possibile richiedere aiuto sociale.
Sì, le persone provenienti dall’Ucraina sono autorizzate a muoversi all’interno dell’area Schengen senza bisogno di un permesso.
PostFinance ha un mandato di servizio universale ed è quindi obbligata a fornire un conto a ogni persona che soggiorna in Svizzera. Tuttavia, è necessario presentare una documentazione d’identità svizzera in corso di validità. Il permesso S dovrebbe essere sufficiente. Diverse altre banche hanno rifiutato le richieste di apertura di un conto per le persone provenienti dall’Ucraina senza permesso di soggiorno in Svizzera.
Circolazione

Una patente straniera in corso di validità, nazionale (non svizzera) o internazionale, dà al titolare il diritto di guidare in Svizzera tutte le categorie di veicoli per i quali la patente è stata rilasciata. Se non è possibile presentare la patente internazionale che funge da traduzione con quella nazionale originale, è necessario esibire una traduzione della patente nazionale. È sufficiente una traduzione in italiano, francese, tedesco o inglese, che dev’essere effettuata da un servizio ufficiale.

Le persone con una patente straniera residenti in Svizzera da oltre dodici mesi e che durante questo periodo non hanno soggiornato per più di tre mesi consecutivi all’estero sono tenute a richiedere la patente svizzera. Chi è in possesso di una patente ucraina deve sottoporsi a una corsa di controllo per acquisirla.

Per il trasporto professionale di passeggeri, i titolari di patenti straniere sono soggetti a requisiti più severi (corsa di controllo, esame teorico ecc.).

Informazioni dettagliate sono disponibili al seguente link della Confederazione: Condurre in Svizzera con una licenza di condurre estera.

Abbiamo istituito vari progetti di volontariato a cui i nostri collaboratori e le nostre collaboratrici possono partecipare. Chi desidera impegnarsi in un progetto di volontariato può farlo durante l’orario di lavoro senza chiedere giorni liberi o di vacanza.
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