Gürkan (44), consulente ed esperto di pallone

Per te avere coraggio significa prendere delle decisioni. Qual è stata la decisione più importante nella tua vita.
Uscire dall’ambiente sicuro e tuffarmi nell’avventura. Dopo la carriera da calciatore professionista avrei potuto restare nell’ambito del calcio, ma ho deciso di imboccare un’altra strada.

«L’ostacolo più grande è stata la mia testa, un blocco mentale»

All’età di 38 anni ti sei ritirato dallo sport professionistico e hai iniziato una seconda carriera come consulente in Allianz. Quali sono stati gli ostacoli maggiori e come li hai superati?
L’ostacolo più grande è stata la mia testa, un blocco mentale. Mi ero preparato a lungo e in modo intenso per quando avrei appeso le scarpe al chiodo. Volevo essere io a decidere quando lasciare e non aspettare che qualcuno mi dicesse: «è il momento di smettere». In qualità di consulente sono quotidianamente a contatto con persone diverse. Bisogna avere una certa predisposizione per farlo. Le prime visite ai clienti sono state particolari. Mettere in pratica ciò che avevo imparato, sapersi buttarsi. Per me era tutto nuovo.

Ancora oggi lavori per la Televisione della Svizzera tedesca in qualità di esperto di calcio. Com’è essere sotto i riflettori? Bisogna avere coraggio?
Mi piace moltissimo. Devo fare in modo di catturare l’attenzione sia del bambino di sei anni sia della nonna di 83 anni. Ebbene sì, ci vuole molto coraggio. All’inizio, prima di andare in onda come esperto, il mio cuore batteva a tremila!

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